Gli ultimi giorni
del mese di Ramadan sono dedicati alla preparazione della festa che seguirà al mese santo e che durerà tre giorni…
Per tradizione si preparano diversi tipi di dolci in casa, si tratta di dolci tradizionali… di quelli tipici nostri, piccoli e elaborati… tramandati dalle nonne delle nonne… pinoli, mandorle, pistacchi e nocciole… farine di vari tipi dal grano al sorgo ai ceci… e aromi naturali che vanno dall’acqua di rose a quella del fior d’arancio o fior di geranio…
e Non si fa una dozzina o due di dolcetti, ma teglioni enormi che poi si portano a fare cuocere al forno del quartiere… si tratta di forni che non fanno altro… visto che da noi quando si fanno i dolci o a volte anche gli arrosti, si fanno in proporzioni che non sono adatte al forno casalingo…
Le strade si riempiono di ragazzi che dopo la cena attraversano le strade con queste mega teglie sulla testa… la mamma prima si raccomanda di pregare il fornaio di trattare bene i suoi dolci e sopratutto di non tirarli fuori ne troppo presto ne troppo tardi…
Arrivate al forno, le teglie vengono numerate in modo che ognuno sa qual è la propria teglia quando viene a riprenderla.
La tradizione vuole che questa festa sia sotto il segno della pace: si rinforzano rapporti esistenti, si chiariscono litigi o malintesi e questo si fa scambiandosi questi dolci… io ti vengo a trovare per farti gli auguri portandoti i dolci, e tu mi ringrazi regalandomi i tuoi dolci… si manda un piatto ai vicini, se ne porta ai colleghi e cosi via…
Per non interrompere una bella tradizione, ti chiedo scusa se ti ho mai offeso o mancato di rispetto e ti regalo un dolce virtuale… pace sia, Salam!